emily dickinson

TU MI HAI DATO PIÙ CONOSCENZA DI QUALUNQUE ALTRO VIVENTE. EMILY DICKINSON E SUSAN GILBERT

Avere una Susan di mia proprietà
È di per sé Beatitudine –
A qualsiasi Regno rinuncio, Signore,
Conservami in questo!

Quando la nostra amata Emily Dickinson parla di una Susan, a chi si riferisce?
Quattro mesi prima del suo ventesimo compleanno, la poetessa silenziosa incontrò una donna capace di gettare un incantesimo su di lei e su suo fratello. Il suo nome era Susan Gilbert, che sarebbe diventata migliore amica, musa, mentore, principale lettore ed editor delle poesie di Emily che la definiva Only Woman in the World. Ma non solo, perché Susan diventò la moglie di suo fratello Austin Dickinson. Bella, erudita, è stata ispiratrice di Emily e grande amore di Austin.

Susan Gilbert nacque il 9 dicembre 1830 a Deerfield, nel Massachusetts, la più giovane dei sette figli di Thomas e Harriet Arms Gilbert. Dopo la morte della madre nel 1835, fu cresciuta con le sue sorelle a Ginevra, New York, dalla zia Sophia van Vranken. A 16 anni visitò Amherst, dove risiedeva sua sorella maggiore, e frequentò l’Accademia della città nell’estate del 1847. Fu studentessa all’Utica Female Academy di New York fino al 1848, poi tornò a Amherst per il resto della sua vita. Era vivaceintelligente e colta, grande lettrice, abile e brillante nella conversazione, collezionista di libri, viaggiatrice.

Fu nel 1850 che iniziò il corteggiamento tra Susan e Austin Dickinson, fratello di Emily. Il fidanzamento venne annunciato durante il Giorno del Ringraziamento tre anni dopo e si sposarono il primo luglio 1856. Nella loro casa ospitarono grandi figure del panorama culturale dell’epoca, come Ralph Waldo Emerson e Harriet Beecher Stowe. Ebbero tre figli, Edward, Martha e Thomas. Le cose non durarono: dopo un po’, il matrimonio tra Austin e Susan si deteriorò, a causa del tradimento con Mabel Loomis Todd, che causò grande rancore e amarezza all’interno della famiglia. Poi, il più piccolo dei figli, Thomas detto Gib, morì di febbre tifoide.

Nel frattempo, Susan ed Emily diventarono grandi amiche e la loro corrispondenza intima durò fino alla morte della poetessa nel 1886. Susan, che amava scrivere, era la più familiare di tutti alla poesia di Emily Dickinson, che leggeva prima di tutti gli altri, offrendo consigli e critiche costruttive. Susan scrisse anche il necrologio di Emily, che apparve sul quotidiano locale il 18 maggio 1886.

L’amicizia di Susan ha aiutato Emily Dickinson a espandere i propri orizzonti del poeta, la condivisione con lei  di libri e idee è stata una componente essenziale della sua vita intellettuale. Nei suoi ultimi giorni, Emily Dickinson scrisse a Susan: Con l’Eccezione di Shakespeare, tu mi hai donato più conoscenza di qualsiasi altro vivente – Dirlo sinceramente è una strana lode.

Immagine: Radhika Ravindran