Gli indispensabili #7
I consigli di Franco Arminio, poeta e scrittore, che ci racconta di Sandro Penna e Giorgio Caproni.
✍🏻 Sandro Penna è stato un poeta appartato, scrisse nell’ombra e la sua opera emerse nel Dopoguerra, con le raccolte più importanti: Una strana gioia di vivere (1956) e Croce e delizia (1958). Nella sua città natale trascorse la giovinezza e nel 1929 arrivò a Roma. Scriveva poesie e, al contempo, era impiegato nei più disparati mestieri. Fu Umberto Saba a incoraggiarlo all’inizio, i due erano molto amici.
✍🏻 Giorgio Caproni, originario di Livorno, è stato uno dei massimi poeti del Novecento. Suo padre era ragioniere, sua madre sarta. “La sua poesia, che mescola lingua popolare e lingua colta e si articola in una sintassi strappata e ansiosa, in una musica che è insieme dissonante e squisita, esprime un attaccamento sofferto alla realtà quotidiana e sublima la propria matrice di pena in una suggestiva ‘epica casalinga’. Gli accenti di aspra solitudine delle ultime raccolte approdano a una sorta di religiosità senza fede” (dall’Enciclopedia della Letteratura, Garzanti).
Questi i suoi Indispensabili: