#4 Così lieve è il tuo passo, fanciullo | Antonia Pozzi
Così lieve è il tuo passo, fanciullo,
che quasi non t’odo,
dietro me, sul sentiero.
E così pura è l’ora, così puro
il lume delle grandi stelle
nel cielo viola
che l’anima schiarisce
dentro la notte
come i tetri pini che albeggiano
nel biancore della neve.
Un alto sonno tiene la foresta
ed i monti
e tutta la terra.
Come una grazia cade
dal cielo il silenzio.
Ed io ti sento l’anima battere,
dietro il silenzio,
come un filo vivo di acque
dietro un velo di ghiaccio –
e il cuore mi trema,
come trema il viandante
quando il vento gli porta
attraverso la notte
l’eco d’un altro passo
che segue il suo cammino.
Fanciullo, fanciullo,
sopra il mio cammino,
che va per una landa senza ombre,
sono i tuoi puri occhi
due miracolose corolle
sbocciate a lavarmi lo sguardo.
Fanciullo, noi siamo
in quest’ora divina
due rondini che s’incrociano
nell’infinito cielo,
prima di mettersi in rotta
per plaghe remote.
E domani saremo
soli
col nostro cuore
verso il nostro destino.
Ma ancora, nel profondo, tremerà
il palpito lontano delle ali sorelle
e si convertirà
in nuova ansia di volo.
Antonia Pozzi, Notturno invernale (1931)
Nata a Milano nel 1913, Antonia Pozzi scrive le prime poesie ancora adolescente, ma tutte le sue opere sono state pubblicate postume, a partire da Parole. Liriche (Mondadori, 1939). La grande italianista Maria Corti, che la conobbe all’università, disse che «il suo spirito faceva pensare a quelle piante di montagna che possono espandersi solo ai margini dei crepacci, sull’orlo degli abissi».
Da recuperare: la lezione di Alessandra Cenni, docente di Letteratura italiana, Cenni svolge attività di ricerca presso le Università di Roma Tor Vergata e Atene. Ha curato la pubblicazione dell’Opera completa di Antonia Pozzi (Garzanti; Bietti) e Un volto nuovo. Prose poetiche e saggi critici degli anni ’30 di Antonia Pozzi (La Vita Felice), e scritto, tra gli altri, In riva alla vita. Vita di Antonia Pozzi poetessa (Rizzoli), Cercando Emily Dickinson (Archinto), Gli occhi eroici. Una storia d’amore nell’Italia della Belle Epoque (Mursia).