#15 Il giorno schietto d’inverno | Mario Luzi
Il giorno schietto
d’inverno inasprisce le carraie,
aguzza il taglio della pietra, sopra i poggi pelati
brucia i pochi fili d’erba.
Chi affastella legna, chi sciorina
panni s’affretta; sgretola la crosta
con le scarpe chiodate, con gli zoccoli,
spranga l’uscio di casa.
E’ un tempo che fa bruschi i conciliaboli,
ruvide le parole ed i commiati.
…Antenne
e nervature d’alberi, di rovi
graffiano i venti del tramonto…
Mario Luzi, figura cardine del Novecento italiano, è nato a Castello (allora frazione di Sesto Fiorentino) nel 1914 ed è morto nel 2005 a Firenze, città centrale nella sua vita e dove si era laureato in letteratura francese con una tesi su François Mauriac. La sua produzione poetica si snoda un percorso vasto e complesso che mette in gioco occasione politica, istanze meditative, tensione religiosa, senso del paesaggio e dell’uomo, in una mirabile sintesi espressiva, dall’andamento spesso travolgente.