Una poesia di Lyuba Yakimchuk
«Quando distrussero la città,
cominciarono a combattere sul cimitero.»
In questo momento molte città ucraine sono sotto attacco: l’esercito russo è entrato nel paese e le esplosioni si sono sentite anche nella capitale Kiev (come sta raccontando il Post). E noi, visto che ci occupiamo di libri, di letteratura, di cultura, abbiamo pensato di farvi sentire la voce di Lyuba Yakimchuk, poeta, sceneggiatrice e giornalista ucraina classe 1985, leggere la sua poesia “Crow, Wheels“, che trovate tutta, tradotta in inglese, sul sito Words Without Borders.
Qui sotto, invece, la trovate tradotta da noi.
«Quando distrussero la città,cominciarono a combattere sul cimitero.È successo giusto prima di Pasquae dalle croci di legno sulle tombe appena scavatefiorivano documenti –erano rossi, blu, gialli,verde fluorescente, arancio, rosa lampone.Familiari euforici versavano vodkaper loro e per i morti – dritta nella tomba.E i morti ne volevano ancora, e ancora, e ancorae i parenti continuavano a versare.I festeggiamenti andavano avanti.A un trattoun giovane uomo è inciampato nella barellaall’altezza della tomba di sua suoceraun uomo anziano fissava il cieloe vide se stesso senza un occhio,un altro uomo grasso distrusse il suo bicchieree danneggiò i bordi della tomba di sua moglie.Il vetro gli cadde sui piedicome grandine.Si fece Pasqua.Ora un corvo vivo si poggia in cima alla tombadi Anna Andriivna Voronovaal posto della sua lapide.Ruote di un carro armato BTR-80riposano nella cappella della famiglia Kolesnykivdove sono seppellitiMaria Viktorivna, Pylyp Vasylyovych, e Mykola Pylypovych.Cosa sono per me, queste ruote, quel corvo?Non me lo ricordo più.»