Sant Jordi è la festa dei libri, delle rose e degli innamorati

Sant Jordi è il giorno in cui non si va né in libreria né in biblioteca per trovare i libri. I libri sono ovunque, per strada, e sono migliaia, in ogni angolo e piazza. È il giorno dei libri, delle rose e degli innamorati, a Barcellona.

La via principale della festa è la Rambla dove gli autori si ritrovano per dedicare i propri romanzi e le bancarelle di librai traboccano. Sant Jordi è una pioggia di libri, e di fiori. Sì perché, nel frattempo, ogni fioraio di Barcellona riempie con le proprie creazioni la città. È la Giornata Internazionale del Libro ed è una festa bellissima, popolare e romantica.

Il giorno di Sant Jordi è il 23 aprile. Cultura, fiori, amore, partecipazione: nessun’altra occasione unisce le persone come questa. Si tratta di una celebrazione di un gesto: donare libri e rose a chi amiamo di più. Si fa dal 1929, quando l’Associazione dei librai catalani ha deciso di commemorare la morte di William Shakespeare, Miguel de Cervantes e Garcilaso de la Vega, ma anche Josep Pla, Maurice Druon, K. Laxness, Vladimir Nabokov e Manuel Mejía Vallejo.

San Giorgio è il patrono della Catalogna dal 1456 e la sua festa si celebra in tutto il paese nel giorno della sua morte. Il santo si rifiutò di obbedire agli ordini e perseguitare i cristiani così fu decapitato e il suo culto nacque ben presto, diffondendosi nel Medioevo in tutti i paesi catalani. Nel XV secolo c’era già una fiera di rose a Barcellona, proprio in onore di San Giorgio. Una festa per gli sposi, soprattutto, e per le coppie di giovani fidanzati.

Cosa succede a Sant Jordi? Le donne regalano un libro agli uomini, gli uomini una rosa alle donne. Una leggenda narra che San Giorgio salvò una principessa da un drago, l’altra che dal sangue del drago sconfitto dal santo sia nata proprio una rosa, l’altra ancora che proprio dove il drago fu ucciso fiorisca ogni anno un cespuglio di rose.