giovedì 1 gennaio 1970

Amos Oz

lunedì 17 ottobre ore 18 | Sala dell’Arengo, Complesso del Broletto, via F.lli Rosselli 20, Novara

Incontro con lo scrittore Amos Oz

aspettando Scrittori&giovani (12-19 novembre), festival internazionale promosso da Centro Novarese di Studi Letterari

con Wlodek Goldkorn, scrittore

Il suo primo romanzo, Michael mio, Amos Oz lo scrisse di notte, chiuso in bagno, fumando ininterrottamente. Voleva diventare bravo nel condurre trattori agricoli, ma non riuscì a resistere alla scrittura. Quando, al quarto romanzo, arrivò al successo, decise di dedicare quattro giorni a settimana alla scrittura, due all’insegnamento e uno, la domenica, a lavorare come cameriere nel kibbutz Hulda, dove viveva, affacciato sulle colline della Giudea e fondato su un appezzamento che i pionieri ebrei avevano acquistato da un proprietario terriero arabo.
Chiamato «il Cechov d’Israele» e paragonato a Dostoevskij, Oz è secondo la critica l’unico scrittore israeliano davvero “europeo” che ha offerto al mondo la normalità sofferente dello stato ebraico.
Arrivato a 77 anni, l’autore confessa che la scrittura di ogni nuovo lavoro è per lui difficile. I personaggi non ancora trasferiti su pagina lo accompagnano ogni giorno per mesi, a volte anche anni. Solo quando entrano in relazione tra loro, capisce che il nuovo romanzo sta cominciando.
Di questo e di molto altro parla oggi nell’imperdibile incontro pubblico.

 

Amos Oz (Gerusalemme, 1939), scrittore israeliano, ha scritto romanzi, saggi e libri per bambini. Vive nella città israeliana di Arad e insegna Letteratura all’Università Ben Gurion del Negev. Con Feltrinelli ha pubblicato: Conoscere una donna (2000), Lo stesso mare (2000), Michael mio (2001), La scatola nera (2002), Una storia di amore e di tenebra (2003), Fima (2004), Contro il fanatismo (2004), D’un tratto nel folto del bosco (2005), Non dire notte (2007), La vita fa rima con la morte (2008), Una pace perfetta (2009), Scene dalla vita di un villaggio (2010, premio Napoli), Una pantera in cantina (2010), Il monte del Cattivo Consiglio (2011, premio Tomasi di Lampedusa 2012), Tra amici (2012; “Audiolibri – Emons Feltrinelli”, 2013), Soumchi (2013), Giuda (2014) , Gli ebrei e le parole. Alle radici dell’identità ebraica (2013; con Fania Oz-Salzberger) e Altrove, forse (2015). Nella collana digitale Zoom ha pubblicato Si aspetta (2011) e Il re di Norvegia (2012). Ha vinto i premi Catalunya e Sandro Onofri nel 2004, Principe de Asturias de Las Letras e Fondazione Carical Grinzane Cavour per la Cultura Euromediterranea nel 2007, Primo Levi e Heinrich Heine nel 2008, Salone Internazionale del libro nel 2010, il Premio Franz Kafka a Praga nel 2013. I suoi lavori sono tradotti in oltre quaranta lingue.