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giovedì 1 gennaio 1970

Il Garante regionale dei detenuti

lunedì 30 gennaio ore 18 | Novara

con Bruno Mellano, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, Roswitha Flaibani, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Vercelli e Davide Petrini, Professore Ordinario di Diritto Penale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e supplente di Diritto penale del lavoro presso l’Università degli Studi di Torino, oltre che Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale del comune di Alessandria.

 

Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, Bruno Mellano, presenta la pubblicazione Il Garante regionale dei detenuti.
Il numero speciale, uscito in ottobre, della collana “I Tascabili di Palazzo Lascaris”, curato e pubblicato dal Consiglio regionale del Piemonte, comunicare in modo sintetico (grazie al formato ridotto e a sole 32 pagine di agile lettura) le principali informazioni su questa figura istituzionale di garanzia, non ancora così nota al grande pubblico. Viene presentata, tra l’altro, la “rete” dei garanti, che garantiscono un’adeguata copertura territoriale essendo presenti a livello comunale, regionale e nazionale.

La presentazione è l’occasione per parlare di carcere, e la scelta di farlo a Novara non è casuale. Intanto l’istituto penitenziario novarese è l’unico in Piemonte ove sia ancora presente una sezione dedicata ai detenuti in regime di 41 bis (il cosiddetto carcere duro); inoltre il 31 gennaio (alle ore 12) scade il termine utile per presentare le candidature a Garante dei detenuti della città di Novara. L’avviso pubblico di ricerca, pubblicato all’albo pretorio del Comune, è consultabile sul sito comunale qui.
Con l’individuazione del Garante di Novara si va a completare la rete regionale che può così contare su dodici garanti comunali, uno per ciascuna città sede di carcere, che si affiancano al Garante regionale, in carica dal 12 maggio 2014. Si tratta di un risultato che pone il Piemonte fra le pochissime regioni italiane ad aver completato il “mosaico” dei garanti: in un momento in cui il tema del carcere e, ancor più, quello dell’immigrazione e dei CIE (Centri identificazione ed espulsione) sono all’ordine del giorno, appare quindi fondamentale che la nostra regione si sia dotata in maniera diffusa di quest’importante figura di garanzia istituzionale a tutela e presidio dei diritti umani.