
Radici
Radici chiama grandi artisti e voci a interrogarsi pirandellianamente su una, nessuna, centomila identità: individuale e collettiva, di nazione e di popolo, l’identità come idea che una persona ha di sé nel contesto di una società sempre più complessa e allo stesso tempo sempre più omologata, complice la trasformazione antropologica dovuta all’avvento del consumismo che ha cambiato stili di vita e modelli culturali, come denunciò per primo Pier Paolo Pasolini negli anni del Boom. In parallelo, Radici indaga anche il tema di chi a un certo punto della sua esistenza ha deciso di espatriare e di costruire il proprio futuro altrove, venendosi a trovare come in sospeso tra due mondi e due identità. Oggi che i social media amplificano, condizionano e distorcono l’identità e che l’Intelligenza Artificiale la mette in discussione, Radici allarga il più possibile il discorso, aprendolo a idee e contenuti diversi, ponendo domande capaci di risvegliare la nostra consapevolezza.
un progetto di Fondazione Circolo dei lettori, con il contributo di Regione Piemonte – Assessorato Regionale all’Emigrazione, a cura di Giuseppe Culicchia
Le edizioni
2025

La 3. edizione del festival Radici torna a interrogarsi sul concetto di identità e su quello di memoria, e su come ci si possa rapportare al passato anche in relazione al presente che viviamo, un presente che sempre più spesso ci costringe a mettere in discussione non poche di quelle che avevamo ritenuto essere le nostre certezze. Assieme ai numerosi ospiti italiani e stranieri cercheremo di capire quali strade percorrere per non recidere i legami con le nostre radici, siano esse di carattere storico, letterario, filosofico, personale. In un mondo che continua a sorprenderci - purtroppo non di rado in negativo - e che spesso stentiamo a capire non solo da un punto di vista geopolitico, sappiamo che le radici profonde non gelano: lo testimoniano anche quest’anno gli appuntamenti con le associazioni dei Piemontesi nel mondo, vera e propria anima di un festival capace di raccogliere nelle precedenti edizioni un grande apprezzamento da parte sia dei media sia del pubblico.
(Giuseppe Culicchia, curatore di Radici)
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2024

Alla luce di quanto sta accadendo intorno a noi, in un mondo che sempre più pare accelerare un processo di cambiamento radicale rispetto a quanto conoscevamo e non di rado davamo per scontato, processo che investe ogni ambito, dalla geopolitica alla sessualità, dalla religione al linguaggio, Radici torna a interrogarsi sul tema dell’identità e sul nostro rapporto con noi stessi e con l’Altro da noi. Tra vecchie guerre e nuove tecnologie, ormai sappiamo che contrariamente a quanto postulava Francis Fukuyama la Storia è tutt’altro che finita, e che la strada per la globalizzazione non portava alla Terra Promessa. Anticipata dall’incontro con Michel Houellebecq, la seconda edizione del festival si propone di offrire al pubblico del Circolo dei lettori voci tra loro assai diverse, ma accomunate dall’idea che in quest’epoca di contrapposizioni spesso feroci sia più che mai necessario predisporci al dialogo, e all’ascolto: anche di chi la pensa diversamente da noi. (Giuseppe Culicchia, curatore di Radici)
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2023
Con Bret Easton Ellis, Diego De Silva, Giordano Bruno Guerri, Maria Grazia Calandrone, Enzo Bianchi, Paola Agosti, Paolo Di Paolo, Roberto Alajmo, Marcello Veneziani, Emir Custurica, Farian Sabahi, Ilide Carmignani, Javier Chiabrando, La Cricca dij Mes-cià, Paolo Nori, Ruth Dureghello, Franco Cardini, Ingo Schulze, Stefania Rocca. E le proiezioni di L’odio (Mathieu Kassovitz), Il sorpasso (Dino Risi), Gatto nero gatto bianco (Emir Kusturica), Good Bye, Lenin! (Wolfgang Becker).
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