Radici chiama grandi artisti e voci a interrogarsi pirandellianamente su una, nessuna, centomila identità: individuale e collettiva, di nazione e di popolo, l’identità come idea che una persona ha di sé nel contesto di una società sempre più complessa e allo stesso tempo sempre più omologata, complice la trasformazione antropologica dovuta all’avvento del consumismo che ha cambiato stili di vita e modelli culturali, come denunciò per primo Pier Paolo Pasolini negli anni del Boom. In parallelo, Radici indaga anche il tema di chi a un certo punto della sua esistenza ha deciso di espatriare e di costruire il proprio futuro altrove, venendosi a trovare come in sospeso tra due mondi e due identità. Oggi che i social media amplificano, condizionano e distorcono l’identità e che l’Intelligenza Artificiale la mette in discussione, Radici allarga il più possibile il discorso, aprendolo a idee e contenuti diversi, ponendo domande capaci di risvegliare la nostra consapevolezza.

un progetto di Fondazione Circolo dei lettori, con il contributo di Regione Piemonte e Assessorato Regionale all’Emigrazione, a cura di Giuseppe Culicchia

Il festival dell’identità (coltivata, negata, ritrovata)

Le edizioni

2023

Con Bret Easton Ellis, Diego De Silva, Giordano Bruno Guerri, Maria Grazia Calandrone, Enzo Bianchi, Paola Agosti, Paolo Di Paolo, Roberto Alajmo, Marcello Veneziani, Emir Custurica, Farian Sabahi, Ilide Carmignani, Javier Chiabrando, La Cricca dij Mes-cià, Paolo Nori, Ruth Dureghello, Franco Cardini, Ingo Schulze, Stefania Rocca. E le proiezioni di L’odio (Mathieu Kassovitz), Il sorpasso (Dino Risi), Gatto nero gatto bianco (Emir Kusturica), Good Bye, Lenin! (Wolfgang Becker).


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