LA LETTERATURA È MEMORABILE PERCHÉ FA MALE. MARIO CAPELLO CI RACCONTA I GRANDI ROMANZI ITALIANI DIMENTICATI
Quando avevo cinque anni decisi di provare l’accendisigari della macchina di mio padre. Mi avvolsi un fazzoletto intorno all’indice, schiacciai il pulsante e quando il corpo di metallo venne eiettato, spinsi la punta del dito contro la sua estremità arrossata dal calore. Fu il dolore più intenso che avessi mai provato, che abbia mai provato. […]
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